Verso l'altare con Elisabetta - Capitolo 2 La scelta dell'Abito
Inutile negarlo, quando si parla di matrimoni il personaggio
principale è la sposa ma l’unico vero protagonista è l’Abito. Che sia
principesco, scivolato, sexy o a sirena poco importa, deve stupire e
affascinare grandi e piccini. Ogni futura sposa sa che la ricerca dell’abito è
uno degli scogli più difficili da superare, vuoi perché lo sogniamo da una vita
ed abbiamo grandissime aspettative, vuoi perché sui cataloghi alle modelle sta
bene tutto o semplicemente perché è una grande spesa da sostenere e crea di
conseguenza numerosi dubbi.
Per sopravvivere a tutto questo, ecco il decalogo delle 10 cose
che 《forse》 vi aiuteranno nella scelta dell’abito:
1. Le modelle degli abiti da sposa sono forse ancora più
magre/ritoccate/perfette di quelle di Victoria Secret, sembrano tutte degli
angeli caduti dal cielo e persino un sacchetto di tulle sembrerebbe su di loro
un Valentino. Un bell’abito, di buona
fattura, con un’ottima vestibilità, non necessita per forza di cose di un corpo da modella ma ricordatevi che ognuna di noi ha un fisico differente e
non tutti gli stili ci stanno bene. Cercate quindi di valorizzarvi senza
fossilizzarvi su una sola idea di abito.
2. Arrivate in Atelier con una vaga idea di quello
che vi piace.
Per evitare inutili perdite di tempo e crisi isteriche della serie “non mi
piace niente”, prima della prima prova cercate su internet un po’ di foto di
abiti giusto per capire qual è il vostro stile. Magari poi verrà del tutto
sconvolto ma almeno l’assistente avrà un buon punto di partenza da cui
cominciare la scelta. Durante l’appuntamento chi vi segue in atelier cercherà
di capire quali sono le parti che vi piacciono di più di ogni abito per poi
orientare la scelta sul vestito da sposa perfetto per voi.
3. Fissate un budget e non provate mai abiti fuori
dalla vostra disponibilità economica, neanche per sfizio. Ve lo dico con il cuore, non fatelo mai,
questo perché se vi innamorate di un abito molto più costoso di quello che vi
potete permettere, tutti gli abiti provati prima e dopo non reggeranno MAI il
confronto, avrete sempre in mente quel determinato abito e con molta
probabilità tornerete a casa a mani vuote e demoralizzate.
4. Al 1° appuntamento in Atelier portate poche ma
valide persone, evitate di portare tutte le vostre amiche, la zia, la nonna e il
cane. Più persone ci saranno, più pareri discordanti avrete che vi potranno
mandare in confusione. Ricordatevi che il gusto è soggettivo ma se un abito vi
sta male è oggettivo. Valutate bene le riflessioni dei vostri accompagnatori e
scegliete l’abito che vi piace di più ma soprattutto che vi sta meglio.
5. Per il 1° appuntamento indossate della
biancheria intima adeguata e questo ve lo chiedono a gran voce tutte le assistenti di
Atelier. Prediligete un completino bianco con reggiseno senza spalline,
possibilmente slip senza cuciture (niente perizomi o tanga per cortesia).
Sarete più comode e a vostro agio voi e la persona che vi assisterà.
6. Non fatevi ingannare dalla pedana, quel rialzo furbo situato
davanti allo specchio che vi fa sembrare delle stangone pazzesche e vi slancia
come nessun tacco mai nella vita. Non so se gli atelier li hanno in dotazione
più per ingannare l’occhio della sposa (un po’ come gli specchi dimagranti) o
più semplicemente per far cadere meglio l’abito. Vi consiglio di scendere e
farvi un giro per l’Atelier, in questo modo vi vedrete ad un altezza normale e
REALE, inoltre potrete testare la vera forma dell’abito sul vostro fisico e la
fluidità durante la camminata.
7. La sottogonna non serve solo a far volume. Soprannominata can-can, la
gonna ampia e rigida, da indossare sotto l’abito, serve a dar volume e non
solo. Quando ero nel camerino dell’atelier Pronovias, la bravissima assistente
Giusy, prima di farmi provare gli abiti, si era presentata da me con una
sottogonna rigida da farmi indossare. Io scettica come poche, la guardo e le
dico “non credo di volere altro volume negli abiti, sembrerò una meringa”.
Ovviamente non avevo capito nulla, a guardarla con attenzione, la gonna non era
per niente ampia, ma aderente sui fianchi e leggermente scampanata. La sua
funzione è quella di impedire all’abito di infilarsi tra le gambe o tra i piedi
della sposa mentre cammina e di conseguenza diminuisce le possibilità di
inciampare mentre si salgono le scale, si cammina o si balla. Appena provo il
primo abito capisco subito quanto fosse importante quel pezzo di stoffa dalle
bacchette rigide. La camminata è fluida e neanche una volta ho calpestato
l’abito, praticamente un miracolo visto che sono alta un metro e 60 e l’abito
di prova era più lungo di me di 20cm.
8. L’abito giusto o è il 1° che provate o quello
che non avevate per niente considerato. Proprio per questo dovete essere molto aperte mentalmente e
lasciarvi stupire. Vi accorgerete molto presto che non per tutte vale la regola
del “1°amore”, molte volte è proprio l’ultimo della lista, quello che avevate
escluso a priori, l’abito più adatto a voi.
9. Non si deve per forza piangere. Io sono un’emotiva di natura,
piango per qualsiasi cosa e per la 1° visita in Atelier mi ero preparata a
fiumi di lacrime. Ma l’unico fiume, è stato quello di spumante che riempiva i
bicchieri dopo il mio Sì. Emozione tanta, tensione e adrenalina a mille, solo
un po’ di occhi lucidi in un momento di indecisione misto a panico. Quindi non
preoccupatevi se provando il vs abito preferito non scatta la lacrimuccia, la
vostra reazione emotiva non sempre è così scontata. La cosa importante è che
quando ci guardiamo nello specchio, ci vediamo favolose. Ecco qual è la
sensazione che deve predominare, vi dovete sentire incredibilmente belle.
10. Se siete indecise tra due abiti, provateli in
successione rapida. Provato sulla mia pellaccia da sposa super indecisa, se ti
piacciono due abiti la crisi è assicurata. Il problema è quando sono entrambi
favolosi ma hanno due stili differenti che non ti permettono di prediligere
l’uno o l’altro. Il trucco sta nel mantenere la calma e provare in successione
rapida i due abiti, indossare il primo, uscire, vedersi allo specchio 2 secondi
e ricambiarsi. L’alternativa meno faticosa è quella di farsi scattare delle
fotografie in modo da confrontare i due abiti immediatamente, ma io prediligo
la prima opzione, dipende tutto da come ve li sentite addosso, è l’unica
emozione in grado di farvi scegliere.
Il trucco per scegliere quindi è uno ed è molto
semplice:
Se con quell’abito vi sentite favolose, allora è
quello giusto.
xoxo
Elisabetta
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